Chiesa di Roma. Chiamata anche
Santa Maria della Neve o
basilica
Liberiana perché erroneamente identificata con una basilica costruita
da papa Liberio (352-356) nel punto indicatogli da una miracolosa nevicata
estiva, è la quarta delle grandi basiliche romane. Eretta da papa Sisto
III (432-440) dopo il Concilio di Efeso, fu la prima chiesa romana dedicata al
dogma dell'origine divina della maternità di Maria, sancito durante quel
concilio. Nel corso degli anni ha subito numerosi interventi. La facciata
settecentesca, opera di Ferdinando Fuga, è costituita da un portico a
cinque fornici sovrastato da una loggia a tre arcate. L'elegante balaustra
collega la facciata barocca agli edifici laterali, costruiti tra l'inizio del
XVII e il XVIII sec. Quello settentrionale ha inglobato il campanile romanico a
cinque piani, il più alto di Roma (circa 75 m), edificato nel 1377 e
completato dalla cuspide di piombo nel 1503-13. Sul retro della basilica si
ammira la zona absidale, realizzata nella seconda metà del Seicento
dall'architetto Carlo Rainaldi, il quale rielaborò un precedente progetto
di Gian Lorenzo Bernini. Al centro della Piazza Esquilino, che si apre sul
prospetto posteriore della basilica, si innalza il grandioso obelisco
proveniente dal Mausoleo di Augusto, fatto qui erigere da papa Sisto V nel 1587.
L'interno della chiesa è articolato in tre navate. L'originaria struttura
paleocristiana a cinque navate è stata completamente restaurata da Fuga,
che collocò al centro della navata principale il grande baldacchino
barocco arricchito, all'inizio del 1800, dalla decorazione a foglie dorate di
Giuseppe Valadier. Al V sec. appartengono le colonne monolitiche e i famosi
mosaici: tra le finestre della navata centrale, al di sopra della trabeazione,
si sono conservati 43 pannelli musivi rappresentanti episodi tratti dall'Antico
Testamento che, insieme alle Storie del Nuovo Testamento che rivestono la
superficie dell'arco trionfale, celebrano il mistero dell'Incarnazione, in onore
del quale fu edificata la chiesa. Risalgono al Duecento la decorazione a mosaico
dell'abside, opera di Jacopo Torriti, e la decorazione dell'antica facciata,
realizzata da Filippo Rusuti. Il soffitto originale a capriate venne sostituito
agli inizi del XVI sec. da quello attuale a cassettoni, mentre la pavimentazione
risale al XII sec. Una serie di importanti cappelle si aprono sulle navate
laterali: la Cappella Sistina (XVI sec.), la Cappella Paolina o Borghese (XVII
sec.), la Cappella Cesi (XVI sec.), la Cappella Sforza (XVI sec.), la piccola
Cappella del Crocifisso o delle Reliquie, la Cappella del
Battistero.